Luca Cattoretti

Il grande regista, il grande cameraman, il grande fotografo ben difficilmente vogliono apparire. Il loro straordinario talento si esprime con l’immagine. Il volto di una donna, l’incredibile passionalità della natura, la gioia dei bambini, la disperazione degli uomini. La felicità di una vittoria sportiva. 

Eccezion fatta per i grandissimi della storia, il pubblico non conosce i fotoreporter, mentre riconosce il loro stile in un libro, in una rivista, in un cartellone pubblicitario. Ed è quello che avviene anche con Luca Cattoretti, legato da ben 12 anni alle campagne di “toglietemi tutto, ma non il mio Breil”
In una sintetica biografia è giusto offrire al pubblico l’immagine di Luca.
Piuttosto piccolo, magrissimo, con una folta chioma di riccioli biondi, occhi azzurrissimi. Un affascinante incrocio tra Brad Pitt e Tom Cruise. Fumatore accanito di sigarette senza filtro, disprezza il vino e difficilmente mangia più di uno spuntino. Odia le nuove tecnologie e non usa mai il telefonino. Guida uno scassatissimo Maggiolino. Sempre abbronzato – estate e inverno – vive in campagna con tre cani e cinque gatti. Un duro. Un uomo di altri tempi. 

Se in questo momento siete su questo sito vi sarete fatti un’idea piuttosto precisa del personaggio. Insomma non vi serve neppure una fotografia per capire come è fatto. Giusto? Bene, Luca è esattamente l’opposto. 
In altre parole, vedendolo di persona non si capisce cosa trovino in lui Pamela Anderson, Charlize Teron e Carrè Otis
Semplice: in Luca identificano il fotografo che intercetta le loro espressioni, i loro sorrisi, i loro pianti, come se le conoscesse da sempre

Ma non solo belle donne, alta moda, lingerie. Luca ha ritratto top manager e grandi imprenditori. Ha scattato eccezionali immagini anche di donne piccole e grasse. La bellezza interiore esiste per davvero. E Luca l’ha scoperta più volte. 
La notorietà, certo gli deriva dalla moda e dalla pubblicità. Non a caso viene inseguito da neo aspiranti dive come Belen Rodriguez. Che non è la sola.

Luca studia, si aggiorna, viaggia, osserva, prende appunti. Superficialmente appare svogliato e solo fortunato ad azzeccare l’inquadratura giusta. Falso: è frutto di anni di apprendimento continuo, di voglia creativa, di confronti e raffronti. 
Forse non l’avete ancora capito, ma chi scrive questa poche righe vuole davvero bene a Luca. Che se lo merita. Se poi volete vedere il suo lavoro, sfogliate il sito e capirete che ho perfettamente ragione.

Andrea Marini